premio speciale UBU 2014

15.12.2014
 

Cari amici,
con grande piacere vi comunichiamo che è stato assegnato il "premio speciale" Ubu 2014 a Michele Sambin e Tam Teatromusica per l'attività di ricerca fra esperienze di interazione sociale e interazione artistica reciprocamente intersecate. 
Ringraziamo tutti i giurati per il prestigioso riconoscimento, conferito a più di 30 anni di ricerca teatrale, che con gioia vogliamo estendere a tutti coloro che hanno condiviso questo percorso "intersecandosi con noi".

Questo è il testo della newsletter che abbiamo inviato a quanti nel corso del tempo hanno incrociato il nostro percorso perchè un pò di questo premio va anche a loro. Sarà difficile riuscire a raggiungere tutti. Idealmente lo facciamo.

 

 

comunicato stampa

 

MICHELE SAMBIN E TAM TEATROMUSICA

TRA I VINCITORI DEL PRESTIGIOSO “PREMIO UBU”.

A loro il “Premio speciale alla carriera”, per l’attività di ricerca e la poetica innovativa,

che coniuga intreccio dei diversi linguaggi artistici e interazione sociale.

 

Padova, 18 dicembre 2014Tra i vincitori della trentasettesima edizione del “Premio Ubu”, il più prestigioso per il teatro italiano, Michele Sambin e Tam Teatromusica, compagnia padovana di lunga tradizione nella ricerca teatrale. A loro il premio speciale alla carriera, consegnato nei giorni scorsi al Piccolo Teatro Grassi di Milano per «l'incessante attività di ricerca tesa a coniugare impegno di interazione sociale e intreccio delle arti in un reciproco scambio di valori ed esperienze».

Un riconoscimento importante per la storica compagnia teatrale padovana – l’unica veneta premiata per questa edizione – che da oltre tre decenni si distingue a livello nazionale, e non solo, per la qualità e la forza innovativa delle proprie produzioni. «Mi piace che non sia un premio alla regia o allo spettacolo o all'attore, ma il riconoscimento di un percorso. Mi piace anche che vada a me e al Tam insieme. Perché la nostra è un’avventura alimentata da tutti i componenti, senza i quali non avremmo potuto realizzare quanto è stato fatto» commenta Michele Sambin, fondatore e condirettore artistico di Tam Teatromusica, pioniere da oltre quarant’anni della performance in dialogo con i diversi linguaggi artistici come musica, teatro, disegno, pittura, cinema, arte digitale. Anni raccontati nella prima monografia, di recente pubblicazione, intitolata appunto “Michele Sambin performance tra musica, pittura e video”.

 

«Il premio Ubu è per noi un punto importante di arrivo e allo stesso tempo di ripartenza, che ci sollecita e incoraggia a proseguire nel nostro lavoro artistico: ancor più in questa fase di preziosa interazione tra le diverse generazioni che compongono il Tam» aggiunge Flavia Bussolotto, presidente di Tam Teatromusica che,in una sorta di “passaggio del testimone”, insieme ad Alessandro Martinello porta avanti la ricerca della compagnia condividendo - sulla linea tracciata dai suoi fondatori Michele Sambin, Laurent Dupont e Pierangela Allegro - la curiosità per tutto ciò che è linguaggio teatrale non convenzionale e il piacere di sperimentare con rigore e libertà.

 

L’Ubu giunge ad arricchire il carniere di riconoscimenti ricevuti da Tam Teatromusica in questi anni: per citare solo i più recenti, l’“Honor Award John Dorman 2011” e il “Grand Prix del XIX International Puppet Theatres Festival Meetings 2012 città di Torun”, conferiti da giurie internazionali. Tutti premi che valorizzano e riconoscono il percorso artistico del gruppo, tra i primi in Italia a concentrarsi sul rapporto tra teatro, pittura e musica e si è caratterizzato, fin dall’inizio, per un uso originale e particolarmente suggestivo della tecnologia in scena: cifra stilistica distintiva della realtà teatrale padovana, coniugata con un linguaggio teatrale sempre carico di emozioni, di forza espressiva e di poesia. Sono tratti che si ritrovano nella “Trilogia della pittura in scena” (di cui fanno parte gli spettacoli “Anima Blu”, “Picablo” e “Verso Klee”, ancor oggi in tour in tutta Italia e in Europa), il progetto ideato per avvicinare i bambini alle opere di tre grandi artisti del '900, Chagall, Picasso e Klee. Come anche nelle produzioni di Tam per il teatro carcere, ambito in cui da oltre vent’anni è impegnato: di recente avvio il laboratorio “Io ero tra color che son sospesi”, progetto tra teatro e video che coinvolge detenuti della casa circondariale “Due Palazzi” di Padova.

 

E numerosi sono i palchi di importanti teatri e festival calcati negli anni dal gruppo teatrale anche oltre confine: dalla Francia alla Spagna, dall’Austria alla Svizzera, e ancora Polonia, Inghilterra,…. Già fitto il calendario dei prossimi mesi, che li vedrà a gennaio in scena al festival di Vilnius in Lituania e poi di nuovo a Padova, nella rassegna di Teatro Ragazzi, curata e organizzata dal Tam stesso; sarà poi la volta della Puglia.

 

A caratterizzare l’attività di Tam anche i laboratori: proposto in questi mesi e nei prossimi “Dipingere con la luce”, un progetto sostenuto dalla Fondazione Cariparo che intende sensibilizzare i bambini e i ragazzi delle scuole di Padova e Rovigo all’arte visiva tramite la pittura digitale, un linguaggio innovativo che valorizza le capacità e la creatività dei piccoli. Lo stesso laboratorio, in forma ridotta, è inserito nell’ambito del progetto “Be Family” della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Alla produzione di spettacoli, l’organizzazione di rassegne e la proposta di laboratori, la compagnia affianca la sua presenza attiva e costante in coordinamenti e reti regionali, come il PPTV-Produttori professionali teatrali veneti e AGIS-Associazione generale italiana dello spettacolo. Di questi giorni, infine, la notizia che il Tam è tra i vincitori dell’edizione 2014 del bando “Culturalmente”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

 

 

 

 
 
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