presentazione primo STUDIO al Ridotto del Teatro Verdi
COMUNICATO STAMPA
Tam Bottega D’Arte dal 25 luglio al Ridotto del Teatro Comunale Verdi di Padova nella rassegna “Aperitivo a teatro” debutta con il primo studio di “OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell’occhio e della mano”
La nuova produzione 2019 di Tam Teatromusica e Teatro Stabile del Veneto, “OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell’occhio e della mano” debutterà in forma di Primo studio il 25, 26 e 27 luglio 2019 alle ore 21:00 al Ridotto del Teatro Comunale Verdi di Padova all’interno della rassegna “Aperitivo a teatro”.
“OR, NON VEDI TU? Leonardo, dell’occhio e della mano” (PRIMO STUDIO) è una creazione di Tam Bottega d’Arte elaborata da Flavia Bussolotto, Antonio Panzuto, Rosanna Sfragara. I protagonisti dello Studio sono Rosanna Sfragara e Marco Tizianel; lo spazio scenico è di Antonio Panzuto; le creazioni multimediali sono di Alessandro Martinello e la regia è di Flavia Bussolotto. Lo spettacolo è una coproduzione di Tam Teatromusica con il Teatro Stabile del Veneto e Operaestate Festival Veneto e in collaborazione con il Comune di Vigonza
Tam Bottega D’Arte è un percorso culturale-artistico all’interno di Tam Teatromusica, che intende rafforzare lo storico lavoro attivando e consolidando diverse identità artistiche. Promuove la ricerca di qualità, con autori che rappresentano esempi atipici nel panorama regionale e nazionale, veri “creatori” delle proprie diverse “materie” e uniti da una forte coscienza della funzione sociale del loro agire. È un cammino autoriale che apre nuovi orizzonti generando relazioni e produzioni che coinvolgono principalmente Flavia Bussolotto, Antonio Panzuto e Rosanna Sfragara.
Il primo percorso di ricerca artistica condivisa degli artisti di Tam Bottega d’Arte (Flavia Bussolotto, Antonio Panzuto e Rosanna Sfragara) nasce da una passione comune per la figura e l’opera di Leonardo Da Vinci, anche per quel suo essere vario e instabile che Vasari gli rimproverò ma che ha reso, forse, quel suo muoversi nei molteplici campi del sapere e dell’espressione umana, una vivida danza.
E nasce dal desiderio di mettersi in ascolto delle domande che ci pone, nella convinzione profonda che abbia ancora molto da dire a noi contemporanei.
Tre le direzioni scelte: il rapporto con la “natura-naturata”, i disegni (ovvero le migliaia di schizzi, note e appunti di studio sugli elementi naturali) per concludere con gli studi di macchine, progetti avveniristici nati da una visione pionieristica delle possibilità umane e dal tentativo determinato di andare oltre, di superare limiti e confini dell’umano sapere.
La ricerca drammaturgica si è nutrita degli sguardi e delle visioni dei bambini. Attraverso laboratori e percorsi speciali, è stata indagata la relazione dei bambini con alcune opere di Leonardo (disegni, ma anche opere pittoriche e modelli di macchine) e con alcuni dei suoi scritti; e sono state raccolte le domande, i pensieri e le immaginazioni nate dal loro “stare con Leonardo”.
Alla ricerca di una sintesi nuova capace di dare vita ad una creazione seducente, icastica e tagliente, i diversi universi artistici (creativi) dei tre artisti dialogano. Il linguaggio sospeso tra immagine e suono, contraddistinto da un accumulo di segni essenziali che contengono una profonda relazione con il mondo reale senza mai descriverlo e la scrittura intesa come una partitura di immagine e suono, fatta di simboli visivi e sonori scolpiti, caratteristica di Flavia Bussolotto e del Tam incontra la ricerca di Rosanna Sfragara sulla relazione tra attore e pubblico e sul corpo in scena, inteso come presenza che diventa mappa di infiniti paesaggi emotivi, e la ricerca di Antonio Panzuto sullo spazio scenico e le materie, che danno vita a macchine teatrali e visioni secondo una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.
Nell’intento di realizzare una creazione poetica e originale capace di far risuonare in ogni spettatore la parole di Leonardo: “Chi perde il vedere perde la veduta e la bellezza de l’universo e resta a similitudine d’un che sia chiuso in vita in una sepoltura, nella quale habbia moto e vita. Hor non vedi tu, che l’occhio abbraccia la bellezza di tutt’il mondo?”
Tam Teatromusica è impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione, riconosciuta da MIBAC
I progetti sono realizzati secondo il programma presentato al Mibac, Regione del Veneto e PPTV.