assolo per violoncello e frecce
Ideazione musica e interpretazione: Michele Sambin
coproduzione Festival Micro Macro di Reggio Emilia
prima esecuzione Reggio Emilia, Spazio ex Stalloni, 1984
Durante la performance sonora il corpo del violoncello viene trafitto da una serie di bacchette di legno. Come fossero frecce trasformano il suono e lo distorcono. Il violoncellista è alternativamente vittima e carnefice. Elemento inedito per il Tam è la presenza di un contesto che rimanda all’iconografia del santo martire.