2004
direzione Michele Sambin
performer Pierangela Allegro, Milena Antonucci, Andrea Cravotta, Chiara D’Angelo, Claudia Fabris, Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz, Paola Valente, Virginia Zambon
musica Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz
pittura digitale in scena Marco Ranzato
prima esecuzione Padova, Teatro delle Maddalene, 2004
Particolare caratteristica del lavoro è riunire in un’unica serata 6 diversi pezzi il cui tema d’indagine è la relazione tra corpo e strumento. Musica senza musicisti (per soli strumenti musicali in azione, suonati da musicisti invisibili). Natura morta bionda (per cinque corpi ambigui, armoniche a bocca e aria lirica). Tastiera a quattro mani (scherzo in bianco e nero per due performer/musicisti e partitura), Squarcione (a solo per violoncello di pelliccia e dita graffianti). Violon d’Ingres (per schiena femminile suonata a distanza da tre musicisti). se San Sebastiano sapesse (a solo per violoncello e frecce, vent’anni dopo).
performer Pierangela Allegro, Milena Antonucci, Andrea Cravotta, Claudia Fabris, Kole Laca, Enrico Maso, Raffaella Rivi, Davide Sambin Zara, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz, Paola Valente
elaborazione testi Pierangela Allegro
musica Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz
tecnico audio Davide Sambin Zara
tecnico luci Enrico Maso
video di scena Raffaella Rivi
coproduzione Change Performings Art
prima esecuzione Ortigia (Sr), Ortigia Festival, Castello Maniace, 2004
È uno spettacolo di teatromusica a percorso itinerante, ispirato alla figura di Federico II e pensato per il Castello Maniace di Ortigia. Il linguaggio espressivo di Stupor Mundi è mobile, composito e stratificato come l’architettura in cui agisce. L’evento mette in gioco la spazializzazione dei suoni, la video proiezione, la pittura (digitale e non) in tempo reale, i corpi intrecciati allo strumento musicale, un uso della luce come segno piuttosto che come semplice illuminazione.