Stato di grazia
 
ispirato a Il re degli ontani di Michel Tournier

ideazione e regia Laurent Dupont
interpreti Gabriele Argazzi, Paolo Cardona, Enrico Casagrande, Manuel Marcuccio, Fabio Michelini
elaborazione musica Michele Sambin
suono e luci Paolo Cafiero
voce/canto Pietro Calabretta
coproduzione Santarcangelo dei Teatri d’Europa
prima esecuzione Santarcangelo di Romagna (Rn), Grotte Tufacee, 1991

Pensato per uno spazio sotterraneo costituito da una rete di tunnel e stanze dove ciascun visitatore, testimone oculare e voyeur passivo, è condotto e invitato ad ascoltare una strana storia d’amore. Punto di partenza è una ricerca musicale e sonora intimamente legata al movimento che è qui centrato sulla forìa l’atto di portare, un oggetto, un corpo, una voce.

Il più meritevole dei tre
 
da Moralità Leggendarie di Jules Laforgue

ideazione, elaborazione testo e direzione Pierangela Allegro
personaggi e interpreti Perseo-Laurent Dupont, Andromeda-Pierangela Allegro, il Mostro-Michele Sambin
dispositivi scenografici Michele Sambin
musica Michele Sambin, Edoardo Beato
tecnico luci e audio Paolo Cafiero
coproduzione Festival di Santarcangelo dei Teatri d’Europa
prima esecuzione Santarcangelo di Romagna (Rn), Spazio della Collegiata, 1992

Le parole di Laforgue si intrecciano con quelle dell’autrice e il lavoro sul testo nasce dallo scarto tra le parole scritte e le parole dette. Perseo, Andromeda e il Mostro sono protagonisti di un teatro musica in cui parodia e auto ironia, espresse attraverso la parola, sostituiscono gli strumenti musicali che in questo lavoro (e per la prima volta nel teatro di Tam) sono assenti.

Il cerchio nell’isola
 
ispirato a Venerdì o il limbo del Pacifico di Michel Tournier

ideazione e direzione Pierangela Allegro e Laurent Dupont
con i detenuti/attori del laboratorio TeatroCarcere
realizzato con il contributo dell’Assessorato Interventi Sociali Comune e Provincia di Padova
prima esecuzione Padova, Casa di Reclusione Due Palazzi, 1992

Quelle che parlano in scena sono le voci della memoria, del ricordo dell’infanzia, della voglia di guardare avanti, al futuro, senza dimenticare il passato. Originato dalla lettura e trasposizione del romanzo di Tournier qui diventa la storia del naufragio di tanti Robinson che trovano nel teatro una risposta al bisogno di relazione, di socialità, ma anche di ascolto di se stessi.