Dalla scoperta di un nuovo linguaggio espressivo alla sua sperimentazione collettiva
Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
(Bruno Munari, Verbale scritto, 1992)
Il progetto si propone di sensibilizzare i giovani all’arte visiva attraverso la pittura digitale, un linguaggio innovativo con cui sperimentare collettivamente. Per dipingere con la luce sono necessari un videoproiettore, un computer e una tavola grafica: collegati tra loro consentono attività espressive coinvolgenti e di grande meraviglia.
In anni recenti Tam Teatromusica ha realizzato spettacoli che rivisitano scenicamente l’opera di alcuni pittori del ‘900: Marc Chagall, Pablo Picasso, Paul Klee e Wassilij Kandinskij. Il linguaggio innovativo che ci ha permesso di realizzare questi spettacoli è la pittura digitale. Attraverso la pittura digitale è stato possibile far dialogare le opere dei pittori con gli attori in scena facendoli interagire con le immagini proiettate e creando visioni inattese e affascinanti. L’interesse che questo linguaggio innovativo ha suscitato nel pubblico giovane, ci ha suggerito di proporre alle scuole percorsi di laboratorio sul tema: pittura digitale e arte.
Siamo convinti che sia importante avvicinare i giovani all’arte utilizzando strumenti tecnologici presenti nel loro quotidiano, rivisti però nell’ottica di un uso a fini creativi. Un computer, un video proiettore, una tavola grafica, che sono gli strumenti con cui si realizza la pittura digitale, rispondono a questa convinzione. Inoltre l’immaterialità offerta dalla luce, mette nelle condizioni di disegnare e creare in tempo reale e in continua successione e stratificazione le più diverse situazioni visive, contrastando la paura di compiere errori, perché il segno prodotto può essere continuamente modificato in qualcosa di più convincente, scongiurando l’ansia da prestazione, freno nei confronti del gesto creativo. In aula, si potrà instaurare tra i partecipanti una dimensione di collaborazione (posso aggiungere un mio segno ai segni già tracciati dai compagni) e di fiducia (posso dipingere direttamente sul corpo di un compagno in scena e lasciare che dipingano il mio).
Il progetto dipingere con la luce crede nella necessità di costruire un modello educativo che promuova la conoscenza incentivando la curiosità attraverso il contatto con l’Arte. Le opere d’Arte possono essere finestre aperte sulla bellezza e sulla complessità dell’esperienza umana. Comunicare sull’Arte attraverso l’Arte vuol dire affinare una sensibilità di relazione mettendo in gioco sia l’osservazione che l’ascolto così come la riflessione e la pratica. Il periodo storico di riferimento da cui prende le mosse il progetto è il ‘900, perché in questo secolo le tecniche tradizionali come la pittura e la scultura vengono “superate” attraverso l’uso da parte dell’artista di tecniche e materiali innovativi (collage, assemblaggi, montaggi) giungendo a mettere il proprio corpo al centro dell’opera (performance) o a pensare l’opera come luogo da attraversare, in cui entrare, divenendone parte (installazione). Conoscere alcune tra le più interessanti manifestazioni artistiche del XX secolo, consente di inserire i nuovi linguaggi espressivi della contemporaneità come di fatto è la pittura digitale, all’interno del percorso compiuto dalle arti nel corso del tempo.
Nel nostro contemporaneo la comunicazione per immagini è sempre più preponderante rispetto a ogni altra forma di comunicazione: le immagini hanno un ruolo decisivo nella formazione di comportamenti, atteggiamenti e valori delle giovani generazioni. Il processo educativo, di conseguenza, non può più prescindere dall’educazione all’immagine che consente ai giovani di percepire e valutare criticamente anche i linguaggi più complessi. Il progetto dipingere con la luce vuole educare a guardare l’Arte con nuova consapevolezza, ad accettare le sue suggestioni e le sue provocazioni, a non farsi intimorire dalle sue stravaganze o dal suo apparente silenzio entrando in confidenza e prendendo il coraggio di praticarla. Offre a bambini e ragazzi un’occasione di crescita e agli insegnanti suggerimenti su come coinvolgerli valorizzandone le capacità e le energie creative. Pierangela Allegro