“Verso KLEE” - nuova produzione di Tam - in scena a Padova, Piove di Sacco e Bojon

17.03.2015
 
dal 17 al 24 marzo

Nell'arco di una settimana, la nuova produzione della compagnia padovana verrà rappresentata in tre città:

il 17 e 18 marzo alle ore 10 presso il Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, all'interno della rassegna Teatro Ragazzi dell'Assessorato alla Cultura e Turismo di Padova,

il 20 marzo alle ore 21:15 al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, ospitati dall'Associazione Nuova Scena nella rassegna Prenditi il tuo tempo e

il 24 marzo alle ore 10:30 al Centro Civico di Bojon di Campolongo Maggiore (VE), all'interno della rassegna Paesaggio con Uomini - Paesaggio con Bambini di Echidna Associazione.

Verso Klee completa la trilogia di Tam sulla pittura del '900.

Lo spettacolo nasce dall'incontro, ideale,tra il pensiero sull'arte espresso da Klee e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica e la ricerca scenica della compagnia.

Punti d'incontro si trovano nella propensione alla sperimentazione quale luogo di sintesi tra il vedere e il sentire, nell'attitudine compositiva antinarrativa, nella passione per musica e poesia, nel tratto ludico e nello sguardo infantile con cui guardare la vita anche quando non si è più bambini.

 

La regia dello spettacolo è di Michele Sambin, con la drammaturgia di Pierangela Allegro. In scena Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello.

 

Klee ha realizzato e poi donato al piccolo figlio Felix una trentina di burattini, perché giocasse al suo teatro.

La scena dello spettacolo si presenta composta da una serie di stanze in continua trasformazione, abitate da figure a metà tra la marionetta e il burattino: il clown dalle grandi orecchie Signor Oscar, i teatrini col sipario rosso, le maschere cenciose, l'eroico suonatore di violino, Signor Klee. Grazie a loro si costruisce un mondo ad arte dove tutto si intreccia e niente prevale e dove la pulsazione ritmica di luce buio suono e silenzio guida il gioco in cui un occhio vede e l'altro sente.

Queste figure abitano la scena e accompagnano gli spettatori nel mondo di Klee. Sono figure - fantastiche o ispirate alla realtà – che si muovono all'interno di uno spazio in continua trasformazione, intimo come intima è l'arte di Klee. E i segni geometrici dell'artista, appartenenti al suo vocabolario primordiale, le materie dei suoi straordinari sfondi, le forme fantastiche che popolano la sua interiorità connotano lo spazio scenico in cui le grandi maschere agiscono e si muovono conducendo per mano lo spettatore in un universo magico che segue la logica dei sogni.

 

 
 
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