A FIL DI SUONO parole e suoni per raccontare a teatro

04.06.2021
 
Martedì 1 giugno abbiamo incontrato i partecipanti all'attività laboratoriale "A FIL DI SUONO. Parole e suoni per raccontare a teatro", il nuovo percorso di attività teatrali presso il reparto I.C.A.T. della Casa Circondariale di Padova

All'interno del progetto INT.RE.C.C.I. proponiamo attività teatrali di gruppo, nell'intento di contribuire a un miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti della Casa Circondariale di Padova; attraverso attività che utilizzano linguaggi artistici e offrono esperienze significative di relazione, condivisione, conoscenza, la nostra proposta mira a favorire e migliorare sia la scoializzazione che l'espressività soggettiva delle persone detenute; a sviluppare nei partecipanti una conoscenza maggiore di sè e della relazione con gli altri; a favorire il riconoscimento, l'accettazione e il rispetto verso le differenze e le alterità.

 

Il progetto "A FIL DI SUONO parole e suoni per raccontare a teatro" propone ai detenuti di fare esperienza della capacità del suono di raccontare evocando immagini, per giungere a creare collettivamente racconti teatrali innovativi.

 

Il punto di partenza è stata la visione dello spettacolo teatrale, "I sei cigni", che, attraverso l'uso di microfoni a contatto, loop station e computer, utilizza suoni prodotti dal vivo o preregistrati per raccontare una storia.

Lo spettacolo trae ispirazione dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm e ,come tutte le fiabe, è universale, parla di noi, dei nostri desideri e delle nostre paure.

Durante il percorso laboratoriale, i detenuti scopriranno infine nella fiaba uno strumento con cui giungere a raccontare di sé.

 

 

"A FIL DI SUONO parole e suoni per raccontare a teatro" si inserisce all'interno del progetto "INT.RE.C.C.I. Interventi di Rete per la Cittadinanza attiva, la Cultura della legalità e l'Inclusione sociale delle persone in esecuzione penale" che rientra nella Linea 2 della Direttiva regionale "Re-START - Interventi per l'occupabilità e l'inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale".

 
 
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