L'11 maggio riparte IL SENSO DI UN TERRITORIO - Giotto, Ruzante, Rigoni Stern e Zanzotto per la città di Padova il progetto di Tam Teatromusica realizzato con il contributo del Comune di Padova - Assessorato alla cultura nell'ambito del format RAM - Ricerche Artistiche Metropolitane.
Tale progetto ruota attorno alle quattro personalità che hanno legato il loro nome e la loro opera a Padova, a partire da Giotto e al ciclo pittorico della Cappella Scrovegni, di recente inserita nella Lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO. IL SENSO DI UN TERRITORIO punta poi l’attenzione sul celebre commediografo del ‘400 Angelo Beolco detto il Ruzante a cui Padova ha dato i natali. Il progetto vuole infine festeggiare due importanti centenari che ricorrevano nel 2021: quello dello scrittore Mario Rigoni Stern, a cui è stata conferita la laurea ad honorem dall’Università di Padova e del poeta Andrea Zanzotto figura di riferimento per il mondo culturale regionale e nazionale, e che laureatosi all’Università di Padova ha sempre mantenuto con l'ambiente culturale cittadino una stretta relazione.
IL SENSO DI UN TERRITORIO Giotto, Ruzante, Rigoni Stern e Zanzotto per la città di Padova si propone di promuovere l’importanza di conoscere il proprio territorio e di stimolarci a prendere coscienza attraverso l’opera di questi artisti universali che il territorio racconta non solo la storia naturale che ne ha formato e plasmato il paesaggio, ma anche le vicende e la cultura delle genti che lo hanno popolato: elemento naturale ed elemento umano si influenzano reciprocamente e insieme concorrono a scrivere la storia di un luogo.
In un’epoca in cui le generazioni più giovani tendono a trascorrere il loro tempo nei non luoghi del web e dei social media, in cui il contatto con lo spazio reale rischia di farsi sempre più evanescente, conoscere il senso del territorio, diventare consapevoli del proprio luogo di appartenenza e delle personalità di interesse locale significa confrontarsi con la propria identità creando un rapporto affettivo con la storia che ci ha generato.
Pertanto conoscere e far conoscere i siti di interesse culturale della propria zona, è l'obiettivo che il progetto elaborato da Tam Teatromusica mira a raggiungere attraverso l’organizzazione di spettacoli teatrali, laboratori e concerti a partire da un approccio interdisciplinare.
Il cuore di queste azioni sono i punti di comunità, spazi di socialità (librerie, cinema e scuole) e di prossimità; essi vengono intesi da Tam Teatromusica come degli snodi di energie, veri e propri attivatori di comunità da cui partire per organizzare iniziative e attività culturali che mirano a far crescere e migliorare la qualità della vita dei cittadini di Padova
Il programma prevede le seguenti 4 attività:
- Il 4 aprile è già stata offerta una lettura/concerto del cantante e autore Nicola Lotto a partire dai testi di Dietro il paesaggio di Andrea Zanzotto
ZANZOTTO: LA PAROLA DIVENTA MUSICA - dalla poesia alla canzone d’autore
Libreria La FORMA DEL LIBRO
CINEMA REX
Mercoledì 11 maggio 2022 ore 21
Michele Sambin presenta
MEDIT'AZIONI - dagli affreschi di Giotto a Padova
Video messaggi tra 19 detenuti del carcere Due Palazzi di Padova e 16 donne, attraverso l'incontro con gli affreschi della Cappella degli Scrovegni.
Ideazione Michele Sambin e Pierangela Allegro
Video Giacomo Verde, Michele Sambin, Pierangela Allegro
Nell'anno del riconoscimento Unesco per le opere di Giotto e il ciclo degli affreschi del Trecento ci fa piacere riproporre alla città di Padova un lavoro del 1994 realizzato da Tam Teatromusica all'interno del carcere Due Palazzi di Padova.
Medit'Azioni è una creazione artistica, composta da quattro messaggi video intercorsi tra un gruppo di detenuti del carcere penale di Padova e un gruppo di donne. L'obiettivo forte del progetto è stato sensibilizzare alla separazione tra dentro e fuori e sulla possibilità di eliminare attraverso un percorso artistico alcune soglie di separazione, portare il dentro fuori. E la scommessa è stata di farlo attraverso Giotto, il Giotto che affresca con la sua arte un luogo di meditazione. La Cappella degli Scrovegni rappresenta il vanto della città che la ospita. È luogo spirituale, d'arte, di visione. Il carcere e i detenuti che rinchiude e nasconde sono al contrario il luogo più dimenticato, rimosso, luogo della colpa e della pena. Ma i due luoghi abitano la stessa città. Che succede a mettere in contatto Giotto e gli affreschi di una storia sacra, con i detenuti e l’energia della necessità comunicativa? Le immagini di Giotto sono diventate allora testo drammaturgico dei quattro video messaggi. Soprattutto i volti dei personaggi, i loro gesti, gli spazi nei quali sono racchiusi, congelati. I detenuti, dentro, e le donne, fuori, hanno dato il colore della carne a quei volti e a quei gesti. Hanno fatto loro prendere vita e andare. Andare dove Giotto non ha mostrato. I primi due video messaggi (uno maschile e l'altro femminile) sono nati dall'incontro con alcuni frammenti e immagini di Giotto; Il terzo su Vizi e Virtù esce dal carcere, il quarto sul Giudizio Universale entra. Una particolare relazione si è venuta a creare tra persone che non si erano mai viste in carne ed ossa, ma che hanno lavorato a un progetto artistico comune. Una relazione fatta di ascolto, sguardi, pensieri, curiosità degli uni verso gli altri. A fine creazione c'è stato l'incontro in carcere, un incontro vero.
Mercoledì 18 maggio 2022 ore 9 e ore 10:30
SETTE VOLTE ALBERO - racconto teatrale e laboratorio
dedicato a Mario Rigoni Stern
di Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello
Questa volta la domanda, da Arboreto Selvatico, è:
"Se loro non ci fossero non ci sarebbe vita. Nessuna vita.
E che pianeta sarebbe il nostro?"
Sette volte Albero infatti è dedicato a chi ogni giorno semina con infinita pazienza per trasformare i tanti deserti in foreste, salvaguardando per tutti noi le condizioni base della vita.
Questa volta “il senso di un territorio” ci propone un'attività ludica pensata per far riflettere sull’importanza del patrimonio ambientale. Ma giocando, il linguaggio dei bambini mettendolo in relazione con i linguaggi del teatro e della letteratura.
Attraverso racconti tratti da Arboreto Selvatico, Uomini, boschi e api di Mario Rigoni Stern, con alcuni approfondimenti tratti da La Nazione delle piante (Stefano Mancuso), Alberi sapienti antiche foreste (Daniele Zovi), i bambini saranno accompagnati a scoprire con il proprio corpo come funziona un albero utilizzando cioè un modello educativo che promuova la conoscenza profonda attraverso il contatto con i linguaggi artistici, il teatro e la letteratura
SALA CARMELI
Venerdì 20 maggio 2022 ore 21
PIU' DE LA VITA - assolo per voce e strumenti
dedicato a Ruzante
di e con Michele Sambin - TAM Teatromusica
"ll mio incontro con Ruzante risulta ad un tempo singolare e naturale: l’appartenenza alla stessa terra, l’esperienza dell’ascolto delle sue parolesuono al tempo della mia infanzia come memoria ritrovata, la distanza e ad un tempo la prossimità, inspiegabile a parole, del suo teatro e del mio. In questo intreccio di legami tra arte e vita, tra passato e presente, tra teatro e musica ha origine più de la vita.
Qui sono in scena nuovamente e piacevolmente solo, necessariamente alla ricerca dell’essenza e della semplicità nella complessità dei segni, per parlare con la sua lingua e con i miei strumenti, di noi, esseri umani, della nostra vita e di come lui, Ruzante ci suggerisce di viverla.
Un sogno, un viaggio animato da visioni, un affresco di immagini generato da parole che sono suoni e che diventano musica che a sua volta evoca paesaggi, di un passato che rimane sempre presente...come una partitura di parole da suonare.
(Michele Sambin)
Seguirà l'incontro di approfondimento con Michele Sambin a cura di Flavia Bussolotto.
La partecipazione è gratuita.
Info e prenotazioni a federico@tamteatromusica.it 049 654669