La cameriera di poesia

una ristorAzione dello spirito

di e con Claudia Fabris

 

Questa ristorAzione nasce nel 2011 dal desiderio di nutrire lo spirito con la stessa cura con cui si nutre il corpo, offrendo la possibilità di ascoltare le parole incorniciate dal silenzio, esperienza rara al giorno d’oggi, dopo averle scelte dai menù proposti, esattamente come in un ristorante.
Uno dei menù che utilizzo più di frequente è struttrato con antipasti (molto brevi), piatti (di media lunghezza), piatti unici (decisamente sostanziosi) e dolci (cantati dal vivo) e un PiccoloVocabolarioPoetico che sto scrivendo dall'autunno 2012 da cui scegliere di quale parola d'uso comune ascoltare una nuova definizione. Ogni portata, antipasti, piatti e piatti unici, è a sua volta suddivisa in tre sezioni. La prima dedicata ai piatti della casa, testi miei originali, la seconda a quelli classici, la terza a quelli contemporanei.

I miei ospiti hanno a disposizione delle cuffie senza fili, con una portata di 100 metri, attraverso queste i testi verranno serviti da una postazione con microfono, computer e mixer e la mia voce risuonerà nell’intimità dell’ascolto di ognuno come in una chiesa vuota dove la voce riverbera, per restituire alla parola la sua dimensione originale, poetica appunto, quella che aveva quando si credeva che le parole potessero davvero generare mondi.

La cameriera è disponibile ad offrire il suo ristoro in qualsiasi situazione, sia pubblica che privata, ovunque nasca un desiderio di poesia e si senta la necessità di ristorare lo spirito.
Ha già portato la sua performance nei teatri, nelle chiese, nei musei, in riva al mare, in parchi pubblici, nei tavolini di un bar, nei ristoranti, ma è stata anche regalo di compleanno in diverse feste private e più volte il regalo di nozze dei testimoni agli sposi, allestendo il lavoro nella camera d’albergo durante i festeggiamenti, offrendo i suoi servizi poi a tutti gli invitati.

La parola Poesia deriva da un verbo greco che significa creare, agire.
In Inglese parola è word che si pronuncia quasi allo stesso modo di world - il mondo - e spell è l’incantesimo, il sortilegio e contemporaneamente un modo particolare di pronunciare le parole una lettera alla volta.
Nella Bibbia Dio ha creato il mondo parlando ed il suo Verbo sembra essere la sua manifestazione più potente e diretta...e se le parole fossero mondi? e se il mondo davvero fosse stato creato parlando? e se le parole che usiamo generassero continuamente a nostra insaputa mondi in un luogo a noi invisibile? in un al d là dei nostri sensi?
Allora gli architetti e gli ingegneri da cui imparare e a cui chiedere consiglio sarebbero davvero i poeti.

Vi Aspetto per servirvi

Claudia

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Claudia Fabris
 
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