12 E 13 FEBBRAIO 2019 ORE 10:00 | PICCOLO TEATRO DON BOSCO
Teatro d’attore e pupazzi
Età consigliata 4 / 11 anni
Durata 55 minuti
liberamente tratto dalla fiaba tradizionale
adattamento Giulio Settimo
iInterpreti Enza De Rose, Valentino Pagliei, Francesco Paolo Ferrara
regia Giulio Settimo
scene Zorin Dom Karlovac
costumi Zorin Dom Karlovac
maschere Giovanni Settimo
Un titolo che ha ispirato tantissimi registi teatrali e cinematografici che vi hanno trovato la giusta ispirazione per i loro lavori. Adatto ai più piccoli, il testo di Lewis Carrol dal 1865 è uno dei più amati al mondo. In questa nuovissima messinscena, Settimo ha deciso di basarsi anche sul seguito, intitolato “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”, mantenendosi fedele all’originale ma concedendosi anche delle aggiunte. La vicenda è quindi ambientata al giorno d’oggi. Alice è una bambina di otto anni con la testa tra le nuvole, che a scuola fatica a seguire le lezioni perché la sua fantasia troppo spesso la porta a girovagare per altri luoghi. Nel paese delle meraviglie, appunto, che è un posto in cui incontra tanti buffi personaggi, come il Bruco Buffo o il Cappellaio matto. Questo suo percorso la porta però a conoscere le diverse discipline scolastiche come la matematica, la storia, la geografia, l’inglese e l’italiano, prima di arrivare a confrontarsi con il test più importante, ovvero l’incontro con la famigerata Regina di Cuori, che la minaccia perché non è preparata.
Per la prima volta nella sua storia La Contrada produce uno spettacolo di teatro di figura. In questa messinscena infatti il teatro si fonde con il teatro di figura misto e l’animazione a vista. Burattini e muppet animeranno tutta la vita nel paese delle meraviglie, nel quale la stessa Alice arriverà trasformata in un burattino.
Il Teatro Popolare “La Contrada” ha una storia lunga: nasce a Trieste nel 1976, per iniziativa degli attori Orazio Bobbio, Ariella Reggio, Lidia Braico e del regista Francesco Macedonio. Dopo un inizio di stagione non proprio fortunato causa il terremoto che aveva colpito il Friuli Venezia Giulia, la compagnia decide di affrontare un territorio artistico poco esplorato ai tempi: quello del teatro ragazzi. Il successo è completo e la Contrada prosegue su questa linea diventando una pietra miliare nella storia del teatro ragazzi italiano. Nel 1982 la svolta: cercando uno spazio, la Compagnia prende in affitto l’allora cinema-teatro Cristallo, ed è qui che lo troviamo ancora oggi.