MARTEDÌ 21- MERCOLEDÌ 22 GENNAIO ORE 10 | PICCOLO TEATRO DON BOSCO
Teatro corporeo e visivo
Età consigliata dai 4 ai 7 anni
Durata 45 min
di Pietro Fenati
con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni
musiche originali Matteo Ramon Arevalos
voce Brando Carrella
cura dei movimenti Alessandro Bedosti
cavallo di legno Danilo Maniscalco
luci e suono Alessandro Bonoli
scene virtuali Ezio Antonelli
progetto di Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati
regia Pietro Fenati
Tra gioco, scienza e arte
Il mondo visto e interpretato con gli occhi curiosi di un bambino che diventa uomo e continua ad avere lo stesso meravigliato sguardo infantile. Così immaginiamo il piccolo Leonardo da Vinci, sempre alla ricerca di ciò che non conosce, con la voglia insaziabile di toccare con mano gli ingranaggi della vita, per comprenderne l’essenza. Materia, energia, tecnica e meccanica, ... tutti i segreti oltre le apparenze: osservare è immaginare oltre.
Immaginare il futuro con occhi di bambino dilata il presente, perché creare è vedere qualcosa che non c’è, che può essere, che sarà. Gioco, scienza e arte sono la poesia e l’emozione che pura come quella infantile si rinnova costantemente in Leonardo uomo, tanto mitico quanto moderno, nella storia e nel contemporaneo.
Immaginando Leonardo da piccolo Leo alle prese col mondo. Per prima cosa Leo scopre i quattro elementi della natura che, secondo la filosofia occidentale, combinandosi fra loro generano la vita e le leggi che la regolano: terra, aria, acqua e fuoco.
Leo in ginocchio sulla spiaggia lambita dalle onde. Terra e mare si incontrano e si scontrano: è la natura delle cose. Le mani di Leo giocano con la sabbia e con l’acqua; disegnano e modellano. Prima imitano, poi interpretano, infine creano. Dalla terra e dalla sabbia nascono il disegno, la pittura, la scultura, l’arte.
Leo sdraiato in un prato. Lo sguardo sul cielo si perde fin dove il suo colore sfuma dolcemente verso l’orizzonte. Le nuvole si muovono lentamente e cambiano continuamente la loro forma. Dove vanno? E chi le porta in giro? Anche gli steli dell’erba tutt’intorno si muovono. Da dove viene il vento che li scuote?
Leo cammina, guarda in alto, poi si ferma. C’è un ruscello dove il cielo si riflette nell’acqua e ne fa uno specchio che si muove. Leo parla l’acqua, a volte bisbiglia, a volte grida forte e canta.
Leo accanto al fuoco del camino. È ipnotizzato di fronte al fuoco che illumina il suo volto creando il suo doppio nella parete opposta. Nelle fiamme, il bianco, l’azzurro, l’arancio, il rosso si alternano vorticosamente disegnando volute, come attratte irresistibilmente dalla cappa del camino. Le faville corrono verso l’alto tracciando nell’aria disegni di luce. Leo osserva, disegna, studia, immagina, crea.
Pietro Fenati - Drammatico Vegetale
Drammatico Vegetale è una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col suono e con la musica. I suoi spettacoli contengono scritture musicali originali, frequentemente esecuzioni dal vivo. La compagnia opera su tutto il territorio nazionale, promuovendo anche tournée all’estero. Normalmente produce nell’ambito del teatro ragazzi, occasionalmente in quello per adulti.