22 - 23 novembre ore 10:00 | Piccolo Teatro Don Bosco
Età consigliata: dai 5 ai 10 anni
Teatro musicale, di movimento e di figura
Durata: 50 minuti
Ispirato a "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono
Con Flavia Bussolotto
Suoni, immagini, regia di Michele Sambin
Luce, suono, pittura digitale dal vivo Alessandro Martinello
Selezionato da ETI per tre volte e inserito nei suoi progetti per l'infanzia: "Tempo dello spettatore 1998/99", "Premio Stregagatto 1999/2000", "Qualità Ragazzi 2001/02".
Canto dell'Albero, creazione di Tam Teatromusica del 1998, in occasione dell'anno internazionale delle foreste proclamato dall'ONU nel 2011, viene riproposto in un nuovo allestimento digitale: "Disegnare la scena in tempo reale significa non considerare la luce come effetto, ma come vera e propria pittura di luce. Accanto a Madre Natura in Canto dell'Albero la luce diviene allora un secondo "attore" che appare, scompare e disegna con la rapidità del gesto di un pittore. Colora le stagioni e sottolinea alcune significative intemperanze di Madre Natura con immediatezza e originalità". (Michele Sambin)
La scena in continua trasformazione da città diventa foresta. All'inizio una figura femminile si muove in un luogo deserto, privo di calore. Vorrebbe fare qualcosa per cambiarlo: decide di far nascere una foresta. Si trasforma ella stessa in albero, in madre natura, quasi sempre benigna, a volte maligna e, avvalendosi di aria, terra, acqua e fuoco, crea i semi, li pianta, fa nascere gli alberi e ne segue la crescita fino ai frutti, sempre attenta ai loro bisogni e ai loro richiami, ma talvolta, per sua natura, li piega sotto il vento e li fa soffrire sotto il gelo. Nei piaceri e nelle difficoltà che accompagnano la crescita degli alberi il piccolo spettatore riconosce se stesso, le proprie paure e gioie, i propri desideri.
Tam Teatromusica compagnia fondata a Padova nel 1980 e riconosciuta dal MIBAC, ha realizzato più di novanta opere in equilibrio tra immagine, suono, gesto. Anche nella sua ricerca teatrale rivolta all'infanzia Tam privilegia, rispetto all'uso della parola, la composizione di immagine e suono, dando forma a una narrazione aperta che si pone l'obiettivo di stimolare l'immaginazione dei bambini e di coinvolgere i sensi nella comprensione del racconto.