KAFKA E LA BAMBOLA VIAGGIATRICE

CSS Teatro Stabile d'Innovazione del FVG|Teatro delle apparizioni

MARTEDÌ 4 FEBBRAIO 2020 ORE 9 E ORE 11 - PICCOLO TEATRO DON BOSCO

 

 

Video proiezioni, teatro d’attore
Età consigliata 6 / 11 anni
Durata 60 minuti

 

dal romanzo “Kafka y la muñeca viajera” di Jordi Sierra i Fabra

adattamento e drammaturgia Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
regia Fabrizio Pallara con Desy Gialuz e Valerio Malorni
immagini video Massimo Racozzi
scene e costumi Fabrizio Pallara e Luigina Tusini
ideazione e costruzione bambola Ilaria Comisso
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con teatrodelleapparizioni

 

 

"Provate a immaginare uno scrittore.
Uno scrittore di nome Franz Kafka.
Uno scrittore destinato ad essere fra i più importanti scrittori al mondo, ma questo lui non lo sapeva, forse neanche lo sperava e comunque non lo seppe mai, perché in vita solo poche copie dei suoi romanzi vennero vendute, lui infatti faceva un altro lavoro per vivere ma la sua vita era scrivere: immaginare mondi, personaggi, storie.
Provate ora a immaginare un pianto. Un pianto straziante che ti lascia senza fiato, un pianto che ti riempie gli occhi di lacrime e che offusca la vista, che scuote tutto il corpo... dall’interno. Questo pianto, un pomeriggio di autunno del 1923 al Parco Stegliz di Berlino fermò il cammino di Franz Kafka. Nessun altro nei dintorni solo lui, lui e quella bambina che piangeva e piangeva e nessun altro che potesse salvarla da quella enorme tristezza senza nome, se non lui, non un eroe con il mantello o a cavallo, soltanto lui, il nostro scrittore, Franz Kafka”.

 

La storia
Questa è una storia vera. Un pomeriggio, un parco, Berlino. Il 1923. Franz Kafka ritroso scrittore ancora non raggiunto dalla vera fama s’imbatte in una bambina, Elsi. Quella fanciulla aveva perso la sua bambola e questo evento inaspettato rappre- senta lo spunto per l’ultima opera del grande scrittore, un’ispirazione. Ventuno giorni e tante lettere per raccontare un’altra verità: la bambola non si era persa, aveva deciso di partire per un lungo viaggio e quelle lettere avrebbero raccontato con la voce di Kafka, che s’inventa postino delle bambole, le sue avventure in giro per il mondo. Di Elsi nessuna traccia, degli scritti nemmeno. Ma Jordi Sierra i Fabra, scrittore catalano, prova a ricostruire cosa potrebbe essere accaduto, a riempire i buchi di quella strana e misteriosa vicenda, regalando ai lettori un racconto prezioso e intenso.
È una storia adulta che parla di nostalgia, inquietudini, vita che corre via, è una storia dell’infanzia che dice di stupori, occhi aperti sul mondo, vita che arriva tumultuosa e piena. È il racconto della perdita e dell’abbandono, di come si impara a stare dentro al cambiamento, e di quanto si possa raccogliere dagli incontri, anche i più inattesi.
Dentro una scena essenziale e con l’aiuto di videoproiezioni, che animano e descrivono i luoghi, le immaginazioni e il viaggio fantastico della bambola, si sviluppa un dialogo profondo tra i due protagonisti. Un incontro tra umanità, tra condizioni diverse, diversi tempi della vita, ma dentro un’esperienza che appartiene a tutti: crescere, cambiare, lasciar andare.

 

 

Fondato nel 1978, il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG di Udine è Centro di produzione riconosciuto dal MiBACT. La produzione si sviluppa con artisti italiani e internazionali tra i quali Luigi Lo Cascio, Rita Maffei, Fabrizio Arcuri, Eimuntas Nekrosius e nel teatro ragazzi con Giuliano Scarpinato, Fabrizio Pallara, Chiara Carminati. CSS è ideatore delle Stagioni Teatro Contatto e Contatto TIG, dell’Ecole des Maîtres corso di alta formazione europe.

 

 
Facebook
Youtube
Vimeo
Flickr
 

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti sulle iniziative del Tam

News