LA PRIMAVERA

di Charlotte Delbo

LA PRIMAVERA 

di Charlotte Delbo

 

 

traduzione Elisabetta Ruffini e Rosanna Sfragara

creazione scenica di e con Rosanna Sfragara

consulenza letteraria e storica Elisabetta Ruffini

luci Francesco Suppi

produzione Armilla e Bottega d'arte Tam Teatromusica

collaborazione Teatro Satiro off

anno 2017

 

Per portare alla conoscenza, per portare alla coscienza. Portare al discorso.

Il discorso è la lingua del poeta.

La lingua del poeta dà a vedere.

So che quando ho voluto dare a vedere Auschwitz, sono stata presa da paura. In che modo dare a vedere qualcosa che sorpassa ogni immaginazione, ogni rappresentazione, ogni descrizione? Ho avuto paura di restare al di qua, di restare al di sotto. E quando ho superato la paura di mettermi a scrivere, è stato il linguaggio della poesia a venirmi del tutto naturalmente. Perché? In che modo? Non so.

Le creature del poeta non sono creature di carne: per questo le chiamo spettri. Sono più vere delle creature di carne poiché sono inesauribili. Per questo sono nostri amici, nostri compagni, coloro grazie ai quali siamo legati agli altri esseri umani nella catena degli esseri e nella catena della storia.

 

La primaveraè l’ultimo capitolo di Nessuno di noi ritornerà (trad. it. Il filo di Arianna, Bergamo 2015), primo tomo della trilogia Auschwitz et après.

Charlotte Delbo lo ha scritto subito, al ritorno dal campo, nel 1946.

Lo ha pubblicato, per scelta, vent’anni dopo.

 

 

CHARLOTTE DELBO (1913-1985) ha vissuto con intensità il suo tempo, il Novecento, e ha cercato le forme per costruirne la consapevolezza nell’immaginario collettivo.

E’ stata scrittrice perché ha considerato il “linguaggio del poeta” il più adatto a dire l’esperienza, capace di darla a vedere colpendo l’interlocutore nel suo intimo. E’ stata resistente perché, figlia di immigrati italiani in Francia, ha condiviso, con il suo grande amore George Dudach, la convinzione che la cultura debba mescolarsi alla vita e la vita emanciparsi attraverso la cultura. E’ stata deportata ad Auschwitz, offesa dalla violenza nazifascista, ha misurato su se stessa la fragilità della cultura ritornando ad essa nel confronto con l’esperienza per liberarne la forza e farne sentire la bellezza.

Assistente del regista francese Louis Jouvet fin dal 1937, Charlotte Delbo ha costruito il suo rapporto con la letteratura in intimità con il teatro e la sua relazione con il corpo e la voce, con la tradizione, con la capacità di far entrare in corto circuito passato e presente nella concretezza di un gesto o di un’immagine.

Assistente dagli anni Sessanta del filosofo e sociologo Henri Lefebvre, non ha mai rinunciato a lasciarsi incuriosire dal mondo: ha scelto di non rinchiudersi nel racconto di Auschwitz e ha scritto dell’Algeria, della Grecia dei colonnelli, delle donne argentine di Plaça de Mayo e delle donne greche di Kalavryta, del ’68 e della Spagna di Franco e di quanto altro ancora la sua sensibilità di sopravvissuta, il suo impegno di scrittrice e il suo sguardo di donna l’hanno spinta a portare sotto gli occhi degli altri.

 

Rosanna Sfragara è nata nel 1976. I luoghi più importanti nel suo percorso d’attrice sono stati Bologna, Parigi, Atene e Verona, sua città d’origine. Gli incontri artistici molti ma due i più determinanti: Theodoros Terzopoulos e il suo metodo di lavoro sul Tragico, Letizia Quintavalla e la sua visione del teatro e del mondo attraverso lo sguardo dei Bambini. La figura e l’opera di Charlotte Delbo la interrogano da molti anni e, con la studiosa Elisabetta Ruffini, insieme ad altri artisti, persegue una ricerca tra arte, storia e forme della memoria, a partire dai suoi testi.

 

Elisabetta Ruffini è nata nel 1975. Da molti anni lavora sulla scrittura di Charlotte Delbo, all’interno di una riflessione e di una ricerca più ampie sulla letteratura come testimonianza dell’esperienza vissuta, nel suo rapporto con la tradizione, la trasmissione e la costruzione dell’immaginazione del futuro. Dirige l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

 
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