Teatro di figura con videoproiezione
Età consigliata: 8 / 14 anni
Durata: 55 minuti
Nelle fiabe, come si sa, non ci sono strade.
Si cammina davanti a sé, la linea è retta all'apparenza.Alla fine quella linea si svelerà un labirinto, un cerchio perfetto, una spirale, una stella –
o addirittura un punto immobile dal quale l'anima non partì mai,
mentre il corpo e la mente faticavano nel loro viaggio apparente.
(…)La meta cammina dunque al fianco del viaggiatore.
In realtà egli l'ha in sé da sempre e viaggia verso il centro immobile della sua vita.
(Cristina Campo)
Le fiabe parlano di cose permanenti:
non di lampadine elettriche, ma di fulmini.
(J.R.R. Tolkien)
FIABESCA è un'intensa e colorata immersione nel mondo simbolico della fiaba, dove ogni personaggio è un archetipo e i luoghi sono paesaggi interiori universali.
Un moderno “raccontafiabe” fa emergere memorie di fiabe conosciute con le immagini di un videoproiettore e con parole e suoni registrati. I personaggi di Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso, La Bella e la Bestia irrompono in scena evocando storie e simboli, per poi tornare nel profondo da cui sono venuti, lasciando una traccia, l’eco di un sogno o di un mito.
In un regno suggestivo, di solito occupato dal racconto orale, dalla parola che evoca immagini, con la nostra ricerca proviamo, con leggerezza, a capovolgere il rapporto, raccontando soprattutto con immagini che evocano parole: simboli visivi scolpiti si condensano in un oggetto, in un segno di luce, contrappunto a un'ombra intensa e forte. In questo universo visivo anche la parola trova il suo spazio diventando segno essenziale.
Tutto il racconto per immagini è stato nutrito dal rapporto con l'illustrazione contemporanea, con il libero adattamento delle opere di alcuni grandi artisti che hanno interpretato in modo originalela fiaba e che sono state un importante riferimento per la nostra scrittura visiva. In particolare alcune immagini di Ana Juan, Susanne Janssen, Giovanna Ranaldi, Lorenzo Mattotti, Gabriel Pacheco.
Un incontro importante è avvenuto con il pensiero di Cristina Campo. Alcune delle sue riflessioni sulla fiaba, insieme a brani scritti da Angela Carter sulla figura del lupo, contrappuntano il racconto visivo, portati dalla voce intensa e rassicurante di Mafra Gagliardi.